Fontanesi, Presidente di Opas: “Agli Assessori all’agricoltura di Lombardia ed Emilia Romagna abbiamo presentato le misure per risollevare il settore”.

Bloccare per almeno 4 settimane il prezzo dei suini vivi e delle carni suine; valorizzare il consumo di carne fresca suina italiana nonché dei salumi DOP; garantire opportuni flussi finanziari a supporto della filiera che è strategica per l’agroalimentare italiano; rimborsi immediati dell’Iva per le aziende che sono a credito ed avere un supporto da parte dello Stato per esportare in Cina visto che quel mercato chiede – adesso – carni di qualità. Sono queste alcune delle misure comprese nel pacchetto di proposte illustrato da Lorenzo Fontanesi, Presidente di Opas – Organizzazione Prodotto Allevatori Suini-  e di Unapros – Unione Nazionale delle Associazioni Produttori Suini – due fra le più importanti realtà del settore suinicolo italiano sommando circa il 20% del patrimonio nazionale – durante la riunione del Tavolo Suinicolo – ovviamente svoltosi online- convocato dagli Assessori all’agricoltura delle Regioni Lombardia ed Emilia Romagna, rispettivamente Fabio Rolfi e Alessio Mammi.  “Stiamo vivendo un momento economico molto difficile e occorre mettere in campo misure coraggiose e straordinarie per favorire la liquidità alle aziende. Purtroppo oggi la capacità di macellazione si è ridotta del 25% anche perché il canale dell’horeca è completamente a zero. Dobbiamo ringraziare tutti i lavoratori, i trasportatori e gli allevatori che continuano a lavorare tra mille difficoltà per garantire cibo sicuro. Visto che il nostro macello di Carpi – ha aggiunto il Presidente di Opas – è il più grande in Italia con 1,2 milioni di capi lavorati all’anno, ci siamo già proposti per fare un prezzo di cooperativa per essere punto di riferimento del mercato e disponibili ancora ad aumentare le macellazioni di suini purché ci aiutino a congelare e ad aumentare le esportazioni in Cina che per fortuna sono ripartite con clienti che ci stanno dimostrando grande solidarietà anche nel procurarci i dispositivi di protezione come le mascherine. Adesso dobbiamo pensare a superare questo momento ritirando il più possibile i suini in stalla per non bloccare il ciclo in allevamento. Ma poi – aggiunge Fontanesi – occorrerà rilanciare il settore valorizzando davvero con la Gdo il consumo di carne fresca suina e rivedere la promozione strategica di tutte le Dop verso l’estero con poca burocrazia e tanta concretezza, senza timori di garantire gli opportuni flussi finanziari a supporto di una filiera strategica dell’agroalimentare italiano. Altrimenti tutti i sacrifici che stiamo facendo in questo momento per resistere verranno vanificati”.