Il Direttore Generale, Valerio Pozzi: “Rispetto e solidarietà sono le nostre parole d’ordine non solo nella produzione di cibo italiano”

Da Opas al Comune di Carpi ed alle strutture sanitarie della Regione, Tablet e Dispositivi di Protezione Individuale

Non solo cibo garantito, di qualità e provenienza solo italiana.

Non solo salvaguardia dei lavoratori attraverso l’applicazione delle disposizioni di legge oltre ad aver già stipulato polizze assicurative per i dipendenti.

Anche attenzione e vicinanza al territorio ed alle esigenze della popolazione.

”In Opas – dice Valerio Pozzi, Direttore Generale – siamo quelli del fare solo dopo del dire: abbiamo e stiamo quotidianamente continuando a produrre cibo senza distogliere lo sguardo ed azioni concrete per il territorio”.

Così si continua a lavorare a Carpi in Opas – Organizzazione Prodotto Allevatori Suini – nel più grande macello italiano della suinicoltura. Il periodo dell’emergenza Coronavirus sta continuando a mettere a dura prova la salute, l’economia e la socialità delle persone.

In queste settimane sono state anche concretizzate una serie di azioni che, fino ad oggi, non sono state illustrate perché le priorità erano – e continuano ad essere – “produrre cibo – dice ancora Pozzi – nella sicurezza delle condizioni di lavoro”. Adesso, in attesa dell’eventuale fase 2 anche l’attenzione al territorio è, per noi, motivo di orgoglio e di rispetto verso quanti hanno sofferto e stanno ancora soffrendo”.

In queste settimane sono state consegnate al Comune di Carpi, che li affiderà all’Ospedale Ramazzini, 3.000 mascherine Ffp 2 oltre ad alcuni dispositivi elettronici che permettono ai pazienti – ricoverati in terapia intensiva –  di rimanere in contatto visivo con i propri parenti.

Sempre al Comune di Carpi è stato fatta una elargizione per andare ad acquistare 300 tablet da destinare ai ragazzi, sprovvisti di computer, per poter frequentare le lezioni on line.

Al Policlinico di Sant’Orsola di Bologna, nello specifico all’Unita Operativa Geriatria, sono stati consegnati dei Dispositivi di Protezione Individuale visto che, l’unità, si dedica esclusivamente all’assistenza dei pazienti affetti da Covid-19.

“Siamo impegnati su vari fronti – ha detto Valerio Pozzi, Direttore Generale di Opas che opera a Carpi nella struttura più importante d’Italia per il settore zootecnico suinicolo. Come industria alimentare abbiamo ascoltato gli accorati appelli del Sindaco di Carpi, Alberto Bellelli e del Direttore dell’Unità Operativa Geriatria del Policlinico Sant’Orsola, dottor Pietro Calogero ed abbiamo cercato – come continueremo a fare – di dare un aiuto concreto da destinare alle persone. Adesso da varie parti si accenna ad un eventuale inizio della fase 2. Chiediamo – dice sempre il Direttore Generale di Opas – di fare tamponi in via prioritaria, ovviamente dopo che saranno stati fatti a medici, infermieri e tutto il personale impegnato nelle strutture ospedaliere. È questa una richiesta che ci sentiamo di sollecitare proprio in virtù del fatto di non esserci mai fermati nel lavoro”.