E’ tempo di sfatare molte “fake news” sulla carne di maiale. Che sia un alimento sano, ricco di componenti bioattivi e valori di grasso e colesterolo contenuti lo dicono riconosciuti esperti come Silvana Hrella, ordinario di biochimica dell’Università di Bologna, oppure come la biologa nutrizionista Federica Bombarda. Gli allevatori hanno modificato le carni dei suini italiani con il risultato di un netto miglioramento del profilo lipidico; un aumento proteico delle carni ed un aumento di vitamine e sali minerali. Ora però è tempo di riconoscere anche le caratteristiche più “semplici” – ma d’impatto – per il consumatore: il colore della carne di maiale. Che è rosa. A sostenerlo è Leonardo Nanni Costa, Ordinario di Zootecnia Speciale presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari dell’Università degli studi di Bologna. Il colore è la prima caratteristica che un consumatore “analizza”, riconoscendolo come fattore di freschezza e salubrità. Riportiamo quindi – di seguito ed in sintesi – i risultati della ricerca del professor NanniCosta sul perché la carne di maiale è rosa. Lo studio apre una serie di scenari, inesplorati, anche dal punto di vista della classificazione: un tema sul quale è tempo di dar vita ad una riflessione costruttiva ed obiettiva.